Autore |
Contributo del cinema francese nella creazione di un'identità del cinema europeo. L'idea di AUTORE. |
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 23-04-2005 00:56 |
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Mi sono fregata.
Però sei un bastardo, potevi avvertirmi in pvt, invece di quotarmi deridendomi...
Mmmm, potrei editare e fingere che tu sia pazzo... |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 23-04-2005 00:57 |
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fingere?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 23-04-2005 00:57 |
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quote: In data 2005-04-23 00:57, sandrix81 scrive:
fingere?
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Ok, edito.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-04-2005 08:26 |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 23-04-2005 13:58 |
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quote: In data 2005-04-23 08:26, Petrus scrive:
quote: In data 2005-04-23 00:37, Marienbad scrive:
2 - Tra i buoni mestieranti, c'è chi, in modo originale e personale, manipola le dinamiche di narrazione visiva.
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il che sostanzialmente ci riconduce alla descrizione concettuale che ne dà Godard
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Assolutamente no, Godard dice proprio un'altra cosa, e comunque, la sua considerazione non è un sillogismo...
Non definisce il cinema d'autore, ma una scelta dell'autore (che resta comunque soggettiva - chi può dire quale sia il travelling morale e quale no?).
Il mio discorso era più riferito ad una coralità, ad una manipolazione di immagini (che creano un movimento di tutt'altro tipo), e non di macchina.
Altrimenti, un regista come Inarritu (il primo che mi è balenato in testa, ma ce ne sarebbero altri...), non sarebbe un autore, dato che i suoi film, di carrelli, ne sono quasi completamente privi.
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paolo14
Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 23-04-2005 14:56 |
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quote: In data 2005-04-22 17:33, Daniel scrive:
quote: In data 2005-04-22 15:16, paolo14 scrive:
quote: In data 2005-04-22 01:40, Daniel scrive:
quote: In data 2005-04-21 21:33, paolo14 scrive:
quote: In data 2005-04-21 13:23, Daniel scrive:
quote: In data 2005-04-21 13:16, Daniel scrive:
Oddio non ho voglia di leggere tutto ... ma siete matti Muccino autore?!. L'autore si riconduce a scelte stilistiche e accordi filmici che 'non' per forza si ripetono ma riportano ad un percorso filologico intrapreso dall'ente - regista riconoscibile a prescindere ... L'ultima risata è, prima di essere un film espressionista, un figlio di Murnau. Muccino si dentifica per temi generazionali e isterie ... mettiamoci anche un plausibile talento nella direzione attoriale ma la sua regia (cerco di limitare le offese) tende a scomparire in dispersioni che sviano e pongono il focus del suo progetto solo a indagine puramente sociologica (brrrr sembra ne stia parlando bene) ...
L'unico italiano vivente che rientri a una tipologia 'vecchio stile' d'autore per ricordo dei nouvellari è forse Olmi e anche li ci sarebbe da discutere ... in realtà coi tempi odierni va del tutto rivisionato il concetto.
cià
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occazzo ma anche Brass ... altri? non me ne vengono in mente
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Carlo Vanzina, Neri Parenti, Nando Cicero, Sergio Martino, Mariano Laurenti.
Stando alla vostra teoria, grandi autori.
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per poter giudicare bisognerebbe conoscere una larga parte della filmografia di un pseudo autore ... conosco pochissimi titoli dei registi da te citati e quindi ogni mio giudizio di questo tipo sarebbe dettato dal fattore pregiudiziale ... ma quello che per me vale per muccino vale per parenti e company ... quindi benchè meno.
Non bisogna soffermarsi al solo 'da lui scritto diretto e montato' baaaaa
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Dunque, Vanzina lo conosciamo.
Neri Parenti anche.
Be', Cicero? Ti cito qualche titolo: "W la foca", "Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento", "L'infermiera nella corsia dei militari", "L'assistente sociale tutto pepe", "La liceale, il diavolo e l'acquassanta"... occorre altro?
Sergio Martino: "Lo strano caso della signora Ward", "Mannaja", "Giovannona coscialunga disonorata con onore", "L'allenatore nel pallone", ecc...
O be', anche Laurenti, siamo su quella: "La bella Antonia prima monaca e poi dimonia", "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda", "Satiricosissimo", "Il sergente Rompiglioni", "Pierino medico della Saub", ecc...
Ma ce ne sarebbero molti altri di laidi puttanieri come questi. Lascio qualche nome: Marino Girolami, Luciano Martino (fratello - minore? maggiore? - di Sergio), Michele Massimo Tarantini, Pier Francesco Pingitore, ecc...
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L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/
[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 22-04-2005 alle 15:18 ]
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ah ecco ... film di genere quindi ... ovviamente visti tutti con certo gaudio/orrore a volte per le tette della fenech e le scorreggie di vitali. Ma qui l'autorialità non rientra poichè i suoi codici sono dettati dal genere stesso che lo fa corrispondere a un determinato filone ... non si pone nemmeno la domanda.
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Ma la mia voleva essere una provocazione per deridere la teoria dell'autore in quanto anche montatore-autore dell'opera.
In realtà Godard non ha delineato, e qui condivido il discorso di Marienbad, parametri alcuni per concettizzare l'idea di autore, nè il suo pensiero è tantomeno allusivo.
In conclusione, potrei dire che l'idea di autore si può delineare in due maniere (schematizzo anche io):
- beandosi, più o meno meschinamente, di una visione soggettiva;
- sottoponendo il soggetto-regista a sedute psicoanalitiche e/o a sedute mistico-spiritiche.
Forse si potrà capire qualcosa, chissà...
_________________ L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
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